Procedure di reclamo in Rigpa
Siamo impegnati a creare una cultura all’interno della quale ognuno si senta fiducioso ed autorizzato a confrontarsi senza timore, esprimere le proprie perplessità e denunciare comportamenti non etici.
Procedure per sollevare perplessità, risolvere difficoltà o reclami
Le azioni da intraprendere per presentare e risolvere perplessità sulla propria situazione dipenderanno da fattori quali la natura del problema, il grado di gravità e di urgenza ed il giudizio personale su quale efficacia possa avere un passo specifico da compiere.
Le opzioni delineate qui di seguito vanno dal carattere informale a quello formale. Non è necessario procedere nell’ordine, si può iniziare da qualunque livello.
1. Risoluzione informale dei problemi
Parlare con qualcuno (Livello locale)
Se avete bisogno d’aiuto per risolvere un problema, mettetevi in contatto con una persona per cui provate rispetto, come il direttore del centro, la figura di sostegno agli studenti o un istruttore. Potrebbe essere sufficiente parlare dei problemi con discrezione e riflettere sulla possibile soluzione. Se non ve la sentite di andare da soli all’incontro, potete portare qualcuno con voi.
Eventualmente, discutete le possibilità di risoluzione. Cercate di esprimere nel modo più chiaro possibile la vostra idea personale di un risultato buono e soddisfacente.
È meglio sollevare apertamente i problemi al loro sorgere piuttosto che sopprimerli. Se non sapete con chi parlare, potete contattare il Direttore nazionale oppure un istruttore che vi consigli sulle possibili opzioni.
Coinvolgimento a livello nazionale
Se parlare non risolve il problema o ci sia una questione difficile da trattare, potete mandare una lettera oppure organizzare un incontro con qualcuno a livello nazionale. La persona che si occupa della vostra rimostranza dovrebbe essere neutrale, cioè non dovrebbe essere stata coinvolta in precedenza negli avvenimenti. Per esempio, potrebbe essere il direttore nazionale, un membro del Consiglio o il/un direttore del centro ritiri.
Nella lettera o nell’incontro dovreste riferire se avete già fatto qualcosa, e che cosa, per cercare di risolvere il problema.
Possibilità di risoluzione
Se esiste un conflitto con un’altra persona (o persone), potete richiedere una pratica agevolata di riconciliazione per risolvere insieme il problema. Ciò potrebbe dipendere dal consenso dell’altra persona a partecipare. Alla fine di questo documento troverete un elenco di risorse sulla pratica di riconciliazione e sulla risoluzione dei conflitti interpersonali.
Se non volete andare da soli all’incontro, potete portare qualcuno con voi.
Se non ritenete che sia utile agire nemmeno a livello nazionale, potete passare direttamente al reclamo formale.
2. Reclamo formale
Se i tentativi informali di risoluzione non vi abbiano dato soddisfazione o volete che il problema sia affrontato in maniera più formale, o ritenete che la questione sia seria o che si tratti di una infrazione del Codice di Condotta potete fare un reclamo formale.
Se non siete sicuri se fare o meno un reclamo formale, fatevi consigliare da qualcuno che considerate imparziale; può essere un istruttore, oppure qualche membro del direttivo nazionale o del consiglio nazionale per i reclami.
Il Consiglio Nazionale dei Reclami
I Consigli nazionali di ciascun paese formeranno un Consiglio nazionale per i reclami. Compito essenziale di questo Consiglio è di ricevere i reclami formali in via riservata, indagare e dare suggerimenti per la loro risoluzione in modo compassionevole, giusto e imparziale. Può anche avere la funzione di organismo di sostegno alle persone per eventuali consultazioni sui passi da intraprendere per risolvere le difficoltà.
Il Consiglio sarà costituito da almeno due individui qualificati. I membri del Consiglio per i reclami possono essere nominati dagli iscritti di Rigpa, ma saranno incaricati dal Consiglio nazionale.
Il Consiglio per i reclami ha la flessibilità per decidere come meglio risolvere una rimostranza o un reclamo.
Il Consiglio per i reclami farà una relazione annuale al Consiglio nazionale.
Il Consiglio può essere contattato presso reclamo@rigpa.it
– Come sporgere reclamo
I reclami formali devono essere messi per iscritto e indirizzati al Consiglio nazionale dei reclami. La lettera deve affermare esplicitamente che si tratta di un reclamo formale. Se non vi sentite in grado di scrivere tale lettera da soli, potete chiedere aiuto ad un membro del sangha o ad un amico, che possono sollevare la questione al vostro posto.
– Il reclamo è riservato
Se viene sporto reclamo per infrazioni all’etica, Rigpa farà ogni sforzo per proteggere la vostra riservatezza. Tuttavia, per garantire che abbia luogo un’indagine leale e adeguata i dettagli del reclamo potrebbero richiedere discussioni con i soggetti coinvolti.
– Il reclamo può essere anonimo
Si possono sporgere reclami anonimi. Nell’interesse di promuovere una cultura della trasparenza, noi incoraggiamo le persone a farsi avanti per darci la possibilità di offrire sollecitudine e protezione a tutti i membri della nostra comunità.
Rigpa farà del suo meglio per garantire che chiunque denunci un’infrazione o sporga reclamo sia protetto da atteggiamenti di rifiuto o rappresaglia provenienti da chiunque altro agisca in nome di Rigpa.
– I passi successivi alla ricezione del reclamo
Dopo la ricezione della vostra lettera verrete contattati e invitati a collaborare sui passi successivi da intraprendere per la risoluzione. L’incontro potrà essere in persona oppure per via telematica e con uno o più membri del Consiglio.
Se non volete andare da soli all’incontro, potete portare qualcuno con voi.
Verrà condivisa con voi una proposta scritta di risoluzione, e se lo richiederete verrà organizzato un ulteriore incontro.
Il Consiglio Indipendente
Nel caso in cui non sia raggiunta una conclusione soddisfacente all’interno del sangha di Rigpa, viene messo a disposizione un Consiglio Indipendente. Al momento attuale, questo Consiglio è rappresentato da due insegnanti buddhisti anziani occidentali, non facenti parte del sangha di Rigpa.
Lo scopo del Consiglio Indipendente si definisce come segue:
– offrire un ascolto aperto, accessibile e discreto a ogni membro del sangha che abbia serie perplessità di condotta etica, propria o di qualcun altro, se e quando non si riuscisse ad ottenere un parere attraverso l’organizzazione di Rigpa;
– dare indicazioni in tali situazioni;
– avere la funzione di organo d’appello per i reclami che siano stati gestiti all’interno del sangha di Rigpa;
– formulare raccomandazioni ai Consigli di Rigpa, incluso il Consiglio della Visione, sulla base delle quali i Consigli stessi si impegnano ad agire.
Il Consiglio può essere contattato presso independentgrievancecouncil@gmail.com
Al momento, ci sono due membri del Consiglio Indipendente. Entrambi sono insegnanti buddhiste senior occidentali con esperienza e qualifiche in psicologia occidentale e counselling; sono stati proposti da Khandro Rinpoche.
Ve le presentiamo qui brevemente.
Jann Jackson Jann è stata una studentessa del Dharma dal 1975. Ha un master in psicologia del counselling. Ha lavorato nel campo dei servizi sociali e sanitari per quarantacinque anni, specializzandosi nell’aiuto a famiglie, comunità e organizzazioni pubbliche per interrompere i modelli nocivi di comportamento e creare culture di rispetto e assistenza.
Helen Berliner Helen si è occupata di amministrazione e insegnamento per più di quarant’anni nel sangha e al momento è parte dello staff al Mindrolling Lotus Garden in Virginia. È laureata in belle arti e psicologia, e ha lavorato come cappellano d’ospedale e consigliere di crisi. Ha un Master in studi buddhisti, con specializzazione sulla psicologia ambientale. È autrice del libro “Enlightened by design”, e curatore di libri scritti, fra gli altri, da Jetsun Khandro Rinpoche, Dzigar Kongtrul Rinpoche e Ane Pema Chödron.